Petranima è una dimora di origini ottocentesche recentemente riportata alla luce grazie alla maestria e all’operosità dei migliori maestri trullari. Sorge tra boschi di querce e ulivi secolari all’interno di una valle incontaminata nel cuore assolato della campagna pugliese. Un’occasione unica per rivivere la storia dei trulli immersi nella tradizione e autenticità di questa meravigliosa terra.
Questo nome deriva dalle pietre affioranti presenti nella proprietà che è anche possibile visitare. Tipiche della murgia pugliese, queste pietre sono l’anima del luogo, ecco perché ”Petranima”.
Il progetto di restauro architettonico ha inteso riportare alla luce un luogo che oggi intende diventare meta privilegiata per i nuovi viaggiatori.
L’opera di conservazione e restauro è stata concepita con l’intento di preservare integralmente la struttura esistente. In particolare, il recupero dei trulli e del casale, degli antichi forni ad uso collettivo e dei muretti a secco, simboli di sapienza contadina e custodi di un passato da preservare, vivere e tramandare.
La storia dei trulli è una storia che inizia nel lontano XIV ma il periodo di massima espansione è considerato il 1400. In questo momento storico queste costruzioni tipicamente a cupola erano pensate per essere case ”provvisorie”. In questo periodo, infatti, un nuovo editto imponeva delle tasse altissime per ogni paese di nuova costruzione e quindi i proprietari terrieri commissionavano ai contadini la costruzione di case a secco, cioè senza l’utilizzo di materiali destinati a incollarsi fra loro dopo la posa. In questo modo, se qualcuno fosse andato a controllare, avrebbero potuto far crollare la piccola struttura in men che non si dica e trasformarla in un ammasso di pietre.
Oggi i trulli che conosciamo sono il frutto del lavoro di architetti e maestri trullari, che con le loro opere di restauro, hanno trasformato queste antiche case in vere e proprie dimore dotate di ogni comfort e lusso.
Tutte le suite di Petranima sono state arredate nel pieno rispetto della tradizione grazie all’utilizzo e al recupero di oggetti in legno, ceramica e ferro.
Oggi la struttura splende di nuova luce e mantiene tutte le sue funzioni originarie, continuando a rendere giustizia alla storia dei trulli. Rispetta l’ambiente e i canoni di sostenibilità e si integra perfettamente con il territorio. Gode di autosufficienza energetica, impianto geotermico, impianto solare e fotovoltaico. All’interno e all’esterno della struttura non è ammesso l’utilizzo di insetticidi chimici.
Un percorso rigenerante tra storia, natura, architettura e benessere.
SP 14 Ostuni – Martina Franca KM 11,800
C.da San Salvatore/Settarte
in Agro di Ostuni (Br)
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