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Storia di Petranima

- WELLNESS IN TRULLI -

La storia di Petranima è una storia antica, autentica e ricca di tradizione. Petranima è una dimora di origini ottocentesche situata ad Ostuni (BR) in contrada Settarte, recentemente riportata alla luce dai migliori maestri trullari della Valle D’Itria.
Posizionata a 310 metri s.l.m. con un ampio e suggestivo panorama sulla Valle, a meno di un’ora dagli aeroporti di Bari e Brindisi, si presta oggi a esperienze multisensoriali e di benessere per chiunque voglia usufruire di servizi luxury.

Significativa è la storia che dà il nome alla contrada. Settarte è conosciuta per essere stata dimora di 7 maestri d’arte: un fabbro, un potatore, uno scalpellino, uno zappatore, un pastore, un fornaio e un mietitore, al quale è anche ricollegata l’antica aia in cui avveniva la trebbiatura.

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Secondo un’interpretazione della profezia dei Maya, teorizzata dai seguaci dell’immortale maestro indiano Babaji, uno yogi avatar nato il 30 novembre 203 d.C. in India, sul territorio italiano esiste un lembo di terra nel quale è possibile sentirsi salvi, forti e inattaccabili.

Questo lembo, identificato in alcune Contrade tra i Comuni di Cisternino e Ostuni, sprigiona un intreccio di energie e forze elettromagnetiche; Settarte rientra fra queste.

Un tempo rifugio per briganti, unica nella sua struttura rimasta intatta da secoli, Petranima è ancora oggi completamente immersa nella natura e si presta al ricercato soggiorno dei nuovi viaggiatori. Con i suoi arredi pregiati, la piscina scavata nella roccia e un solarium in pietra, un’ampia terrazza in cui degustare vini e prodotti locali, un percorso ginnico lungo il perimetro della struttura e oltre un ettaro di terra con ulivi secolari e querce, Petranima è pronta ad accogliere fino a 18 ospiti all’interno di 6 meravigliose suite indipendenti.

Un luogo magico e spirituale in cui l’energia positiva si espande. La salvaguardia dell’ambiente è infatti un principio fondamentale sul quale si basa l’intera struttura. La storia di Petranima è una storia di connessione con la natura.
Petranima è dotata di impianto geotermico, fotovoltaico e pannelli solari. La piscina di acqua dolce gode di sanificazione continua e viene riscaldata da pannelli solari.
L’intera struttura è dotata di un sistema di sanificazione e di controllo con l’utilizzo di dispositivi decontaminati.

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Il Prospetto e la Terrazza

- In uno stato di assoluta armonia, immersi nella pace del paesaggio pugliese -

Petranima restituisce a pieno titolo l’identità territoriale del luogo in cui sorge. La sua datazione accertata risale al 1840; tuttavia è altamente probabile che il sito sia di costruzione antecedente a tale data.
Il trullo originario e più antico è individuabile nel prospetto del complesso di Petranima per il suo colore bianco. Di fianco, sorge il trullo saraceno, tipico dell’agro di Ostuni. La facciata del complesso, risulta fortemente caratterizzata dalla coppia, poi divenuta triade, di trulli alberobellesi e trullo ostunense, a completare il prospetto antistante l’ampia aia è il Casale a due ambienti.
Dall’ampia terrazza di Petranima e, in particolare, dalla prospettiva offerta a destra del prospetto del complesso, si ammirano in versione panoramica gli ampi agri di Martina Franca, Ceglie e Cisternino, scenario perfetto per un intimo aperitivo al tramonto, assaporando un momento che sa di quiete, di pace e di piacere.

L’aia

Oltre a consentire agli abitanti dei trulli di godere dei momenti di festa e di condivisione, nell’ampio spazio aperto antistante il prospetto si usava pesare il grano precedentemente battuto dagli zoccoli di cavalli e/o asini su di un grande telo. La fase della pulizia dei chicchi dalla pula si faceva sempre sull’aia in giornate ventose, in più persone: con i forconi si alzavano in aria le spighe precedentemente battute in modo che la pula, essendo leggera, volasse via e a terra ricadessero solo i chicchi, i più pesanti.

Trullo primario

La storia di Petranima racconta che questo trullo, ricavato nella terra e simile ad una grotta, era il ricovero durante gli improvvisi acquazzoni o le giornate fortemente assolate di coloro che si occupavano delle attività agricole nei vigneti e della raccolta di mandorle e olive.

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